Storia della città

Dettagli della notizia

Rionero: paese sul Vulture, viticoltura d.o.c., storia millenaria, teatro di moti briganteschi e tragica rappresaglia nazifascista.

Data:

17 agosto 2023

Tempo di lettura:

14 min

Scadenza:

Argomenti

Un'immagine generica segnaposto con angoli arrotondati in una figura.

Descrizione

Rionero: paese sul Vulture, viticoltura d.o.c., storia millenaria, teatro di moti briganteschi e tragica rappresaglia nazifascista.

Testo completo

title

Situata su due collinette a sud-est del Vulture, che fa da sfondo al suo panorama, Rionero è un comodo accesso al monte e base di escursioni nella zona.  Ha un territorio interamente montuoso e collinare trovandosi sulle falde orientali del monte a 645 metri sul livello del mare. Il suo territorio si estende per 53,1 kmq ed i suoi abitanti, divisi tra il centro abito e le frazioni di Monticchio Bagni e Monticchio Sgarroni, sono circa 14.000.
L’abitato originario si sviluppa su due collinette a 656 slm, con i rioni Costa e Piano delle Cantine o Calvario, insieme al primo nucleo abitato del rione dei Morti. Il suo paesaggio è vario e accogliente con una ricca vegetazione di vigneti oliveti e folti boschi. La fertilità dei terreni e la loro favorevole esposizione, hanno consentito lo sviluppo della viticoltura e dei castagneti da frutto. La quasi totalità del vino rosso prodotto in Basilicata è ottenuta con uve del vitigno Aglianico dal quale si ricava il rinomato Aglianico del Vulture vino riconosciuto d.o.c.
Rilevante anche la presenza degli oliveti che forniscono un prodotto di ottima qualità dovuta alla natura vulcanica del terreno, e alla circolazione d’acque sotterranee che sgorgano in sorgenti di acque minerali che alimentano stabilimenti d’imbottigliamento, nella zona.  
Le prime notizie storiche sul casale medioevale di Santa Maria di Rivonigro come feudo del Vescovo di Rapolla, appaiono in uno scritto del 1152 di mons. Alberto Mercanti, ma la sua storia è ben più antica e molto ci sarà ancora da scoprire se si considerano le tombe rinvenute in località S. Francesco, Cappella del Priore e Padulo, risalenti al IV secolo a. C., la villa romana in località Torre degli Embrici e i resti di un acquedotto romano sulla fiumara di Ripacandida nei pressi dell’abitato.
Un’altra citazione compare in un documento angioino del 1277 che parla di “Universitas Rivinigri”. Abbandonata dai suoi abitanti nel 1325 per spostarsi nel feudo di Atella, a causa degli esosi gravami fiscali imposti sui pascoli, fu ripopolata nel 1533 da contadini discendenti da Albanesi Epiroti che cambiarono la denominazione del Casale in Arenigro.
Nel 1648 appare fra le Università del Regno di Napoli. Fino al 1627 vi si professa il cristianesimo di rito greco; fu quasi rasa al suolo dal terremoto del 1694, venne riedificata successivamente dai principi Caracciolo di Torella. Nel 1700, la popolazione crebbe fino a contare 9.000 abitanti, fino a divenire verso la fine del secolo, uno dei centri più importanti del Vulture. Fra il 1740 ed il 1800 furono costruiti i palazzi signorili dei Corona, Granata, Rotondo, Giannattasio, Catenacci, Fortunato e Catena; che portarono ad una notevole trasformazione urbanistica con considerevoli sostituzioni edilizie, sia dai ceti abbienti sia dalle classi più povere. Nel 1811, per decreto di Gioacchino Murat, Rionero fu elevata a Comune autonomo. Nel 1860, la città fu al centro dei moti briganteschi; qui si organizzò una delle bande dei briganti comandata dal leggendario generale Carmine Crocco detto Donatelli, nativo di Rionero, il quale fece arruolare nella sua compagnia molti contadini, rendendo la resistenza antiunitaria, una ribellione di classe. Nel 1943, Rionero fu teatro di una feroce rappresaglia nazi-fascista: 16 rioneresi furono trucidati dai tedeschi in ritirata ed altri due morirono nell’assalto ai magazzini dei viveri. Una stele eretta sul luogo dell’eccidio ne ricorda la tragedia per la quale la città di Rionero ha ottenuto la Medaglia d’Argento al Merito Civile.

Galleria di immagini

Galleria di video

Documenti

Nessun dato da visualizzare

Luogo

Sede comunale

Via Raffaele Ciasca, 8, 85028 Rionero in Vulture PZ

A cura di

Servizio I Affari Generali e Personale

Sede comunale

85028 Via Raffaele Ciasca, 8, 85028 Rionero in Vulture PZ

Telefono: +39 0972 729 245

Email: protocollo@comune.rioneroinvulture.pz.it

Immagine
Persone
Ultimo aggiornamento: 16 maggio 2024, 10:11

Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Valuta da 1 a 5 stelle la pagina

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito? 1/2

Dove hai incontrato le maggiori difficoltà? 1/2

Vuoi aggiungere altri dettagli? 2/2

Inserire massimo 200 caratteri